Stephen Hawking, l'Astrofisico che ha fatto sognare un'intera generazione di Scienziati

Stephen Hawking ricoverato d'urgenza! E' la notizia che è apparsa su tutti i quotidiani del mondo negli ultimi giorni. Fortunatamente il pericolo è rientrato e oggi l'Università di Cambridge ha annunciato che il Premio Nobel Stephen Hawking e' sulla via di una pronta guarigione. Prendiamo spunto da questo spiacevole episodio per ricordare brevemente chi è Stephen Hawking.

Malgrado la malattia l'abbia costretto a vivere su una sedia a rotelle e a comunicare con un sintetizzatore vocale, è uno dei cosmologi più noti. Hawking è titolare a Cambridge della cattedra «Lucasiana» di Matematica e Fisica, carica ricoperta anche da Isaac Newton. 

Nel 1974 ha dimostrato che dal punto di vista termodinamico i buchi neri sono corpi neri e obbediscono alle leggi della termodinamica: posseggono una temperatura e un’entropia definite dal loro campo gravitazionale e dalla loro superficie. Quindi i buchi neri dovrebbero irradiare particelle con una temperatura e un’entropia definite. Questa irradiazione però porta in un tempo finito alla progressiva diminuzione di massa e quindi alla cosiddetta “evaporazione” completa del buco nero, anche se ancora non è chiaro il possibile risultato finale dell'evaporazione. Ad oggi questa resta ancora una teoria da verificare.

Stephen Hawking breve biografia

Stephen Hawking nasce a Oxford nel 1942, esattamente 300 anni dopo la morte di Galileo Galilei, come ama ricordare. Durante l'infanzia nasce subito il suo interesse per l'universo, alimentato dalle discussioni con i compagni e gli amici.

« Una delle cose di cui parlavamo era l'origine dell'universo e se ci fosse stato bisogno di un Dio per crearlo e per metterlo in movimento. Avevo sentito dire che la luce proveniente da galassie lontane è spostata verso l'estremo rosso dello spettro e che questo fatto dovesse indicare che l'universo è in espansione (uno spostamento verso l'azzurro significherebbe che esso è in contrazione). Ero sicuro che dovesse esserci qualche altra ragione per lo spostamento verso il rosso. Forse nel suo viaggio verso di noi la luce si affaticava, e quindi si spostava verso il rosso. Sembrava molto più naturale un universo essenzialmente immutabile ed eterno. »

Successivamente, all'età di tredici anni, il giovane Stephen è colpito da una serie di febbri ghiandolari, che a parere dei medici non rappresentavano altro, se non scompensi propri della crescita. Nonostante durante il periodo universitario Hawking iniziasse a sentire i primi problemi della malattia, ciò non influì sul suo corso di studi e a soli venti anni si laureò a pieni voti. Per lui le porte delle università erano tutte spalancate.

Proseguì così i suoi studi sui buchi neri, la relatività e l'universo. Nel periodo successivo, le crescenti difficoltà ad usare le mani lo convincono della necessità di sottoporsi ad un esame. Prelevatogli un campione di muscolo gli iniettano un liquido nella spina dorsale. La diagnosi fu di sclerosi laterale amiotrofica, una malattia tremenda che logora le cellule nervose. Nonostante la situazione terribile, Stephen non si arrende e continua i suoi studi.

Successivamente sposa Jane Wilde che lo assisterà negli anni successivi e da cui avrà tre figli. Nel 1976 viene nominato titolare della cattedra di matematica già occupata da Isaac Newton. In questi anni resta completamente immobilizzato. Nel periodo che va dal 1965 al 1970 elabora teorie che spiegano l'evoluzione dell'universo.

Nel 1970 compie studi sui buchi neri che lo porteranno alla stesura del suo "capolavoro" e best seller Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo , pubblicato nel 1988. Dopo, Hawking fu vittima di una strana aggressione su cui persino la polizia ha scarsi particolari.

A causa di un intervento Hawking ha perso la voce: da allora il professore è costretto ad utilizzare uno strumento sofisticato che gli permette di parlare, sebbene molto lentamente, non più di quindici parole al minuto. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo L'universo in un guscio di noce, che ripercorre per tematiche il capolavoro sopracitato, ma anche La grande storia del tempo in cui, avvalendosi della collaborazione del fisico americano Leonard Molodov, ripropone le proprie riflessioni sulle origini e il destino dell'universo, gia trattate nel suo bestseller Dal Big Bang ai Buchi neri, in una versione ricca di note esplicative ed accessibile ad un pubblico più vasto.
Ecco due interessanti interventi di Stephen Hawking:
Grandi domande sull'Universo:

I Buchi Neri:

La Teoria del Tutto il Film sulla Vita di Stephen Hawking

Recentemente è uscito al cinema un film sulla vita di Stephen Hawking che ha sorpreso critici e pubblico. Il film molto toccante è stato anche vincitore di premio Oscar nel 2015. 
Ecco cosa recita una recensione da parte di uno spettatore:
E’ la storia del famoso scienziato Stephen Hawking, dai primi studi a Cambridge fino praticamente ai giorni nostri. Una straordinaria avventura in cui le ipotesi scientifiche si intersecano con una vita segnata dalla malattia, ma riscaldata dall’amore. Siamo condotti a guardare il mondo con gli occhi di Hawking, attraverso le lenti dei suo occhiali un po' troppo grandi e con il volto perennemente illuminato da un timido sorriso.
Un film forse non impeccabile, ma comunque commovente ed affascinante: un’esaltazione della possibilità dell’uomo di vincere, grazie all'intelligenza e al coraggio con cui si affronta gli eventi della vita, comprese le condanne apparentemente senza appello, i limiti in cui la storia e il corpo paiono rinchiuderlo.
Parafrasando Kant si può dire che il film racconta di due grandezze che sempre ci stupiscono: il cielo stellato sopra di noi e la forza morale dentro di noi.
La prestazione degli attori, il protagonista è da Oscar, trasforma quello che poteva essere un film pietistico sulle sofferenze di un uomo malato in un inno alla voglia di vivere, conoscere, esplorare, rischiare.
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La teoria del tutto. Buona visione!

E tu cosa sai della vita di Stephen Hawking? Fammi sapere!

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