Si valutano le potenzialità dell’eolico in galleria per l’autosufficienza energetica nei tunnel.
Nulla deve andare sprecato quando si parla di energia. Partendo da questo concetto i ricercatori dell’Università Jaén (UJA) stanno portando avanti un progetto che analizza le potenzialità dell’eolico delle gallerie stradali con l’intenzione di renderle energeticamente indipendenti.
Il progetto, intitolato “Studio delle potenzialità dell’eolico delle correnti d’aria generate nei tunnel e in altre infrastrutture del trasporto”, analizzerà se è possibile sfruttare le correnti d’aria generate dalle automobili e dai veicoli che attraversano le gallerie. Queste correnti, non continue, sono al momento all’esame degli esperti che stanno valutando in che modo sfruttarle per ottenere energia elettrica sufficiente a tenere in funzione l’illuminazione e i dispositivi di emergenza presenti nei tunnel.
Ci sono in corso test in grandi gallerie, che si trovano a La Herradura, “interessanti perché collegano entrambi i lati di una montagna, dove le differenze di pressione semplicemente già generano una corrente d’aria” che va a sommarsi alla corrente prodotta dai veicoli in movimento come ha dichiarato Carlos Martínez Bazán, esporto di Meccanica dei Fluidi presso l’Università UJA.
Quella attuale è la prima fase del progetto, che ha ricevuto i dati grazie alla collaborazione del Centro de Conservación de Carreteras de La Herradura, nei pressi di Granada.
Dopo aver ottenuto i dati relativi alla potenza del vento nei tunnel il progetto passerà alla seconda fase, ovvero all’istallazione di un dispositivo ad imbuto in grado di concentrare la forza del vento e farne aumentare la velocità posizionando alla fine dell’ugello una miniturbina per la produzione di energia.
Nella terza fase verrà invece valutata la necessità o meno di ideare una turbina adatta a lavorare alle basse velocità per riuscire ad ottimizzare la produzione di energia nelle gallerie visto che al momento la velocità del vento utilizzabile per produrre energia è di almeno 5 metri al secondo.
Il progetto, intitolato “Studio delle potenzialità dell’eolico delle correnti d’aria generate nei tunnel e in altre infrastrutture del trasporto”, analizzerà se è possibile sfruttare le correnti d’aria generate dalle automobili e dai veicoli che attraversano le gallerie. Queste correnti, non continue, sono al momento all’esame degli esperti che stanno valutando in che modo sfruttarle per ottenere energia elettrica sufficiente a tenere in funzione l’illuminazione e i dispositivi di emergenza presenti nei tunnel.
Ci sono in corso test in grandi gallerie, che si trovano a La Herradura, “interessanti perché collegano entrambi i lati di una montagna, dove le differenze di pressione semplicemente già generano una corrente d’aria” che va a sommarsi alla corrente prodotta dai veicoli in movimento come ha dichiarato Carlos Martínez Bazán, esporto di Meccanica dei Fluidi presso l’Università UJA.
Quella attuale è la prima fase del progetto, che ha ricevuto i dati grazie alla collaborazione del Centro de Conservación de Carreteras de La Herradura, nei pressi di Granada.
Dopo aver ottenuto i dati relativi alla potenza del vento nei tunnel il progetto passerà alla seconda fase, ovvero all’istallazione di un dispositivo ad imbuto in grado di concentrare la forza del vento e farne aumentare la velocità posizionando alla fine dell’ugello una miniturbina per la produzione di energia.
Nella terza fase verrà invece valutata la necessità o meno di ideare una turbina adatta a lavorare alle basse velocità per riuscire ad ottimizzare la produzione di energia nelle gallerie visto che al momento la velocità del vento utilizzabile per produrre energia è di almeno 5 metri al secondo.
Commenti
Posta un commento