Anche dopo la fine degli incentivi (il cosiddetto conto energia) nell’estate scorsa, il fotovoltaico in Italia è vivo e vegeto. Grazie alle detrazioni fiscali del 50% in 10 anni per le ristrutturazioni edilizie, installare pannelli solari per produrre elettricità resta ancora un ottimo investimento per le famiglie. Un piccolo impianto da 3 kW con un costo indicativo di circa 7-7.500 euro (Iva inclusa e chiavi in mano) che produce 3.300-4.500 kWh all’anno (a secondo della località italiana in cui è situato), con gli sgravi si ripaga in 6-8 anni e sulla sua vita utile (almeno 25 anni) garantisce un risparmio netto di oltre 20.000 euro.
Fotovoltaico per le Imprese
Anche per le imprese l’opzione fotovoltaico è economicamente interessante, sebbene queste non possano godere degli sgravi fiscali. Le PMI italiane, che pagano l’energia il 30% in più della media dell’Eurozona, possono alleggerire notevolmente la bolletta installando sul proprio tetto un impianto fotovoltaico. In genere parliamo di impianti da 10 a 1000 e più chilowatt di potenza. Il risparmio è tanto più elevato quanto più i consumi si concentrano nelle ore di produzione giornaliere: utilizzando direttamente l’elettricità solare prodotta dal proprio impianto non si paga il costo del chilowattora (kWh) prelevato dalla rete, più caro perché include oneri di rete e di sistema, e anche le imposte. Un kWh autoprodotto può costare circa il 37-50% in meno.
Grazie al forte calo del prezzo degli impianti (in tre anni il prezzo per impianti di questa taglia si è ridotto di oltre 40%), e alla combinazione tra bollette salate (non tanto per le famiglie, quanto per le PMI) e una buona radiazione solare, in molte parti del Paese si è raggiunta la cosiddetta grid-parity, cioè il momento in cui prodursi l’elettricità dal solare è conveniente rispetto ad acquistarla dalla rete, anche senza alcun incentivo. Oggi la parola d’ordine per imprese e famiglie è autoconsumo. Senza più incentivi è meglio utilizzare l’elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, facendo quindi coincidere produzione e consumi. Ma non sempre ciò è possibile.
Grazie al forte calo del prezzo degli impianti (in tre anni il prezzo per impianti di questa taglia si è ridotto di oltre 40%), e alla combinazione tra bollette salate (non tanto per le famiglie, quanto per le PMI) e una buona radiazione solare, in molte parti del Paese si è raggiunta la cosiddetta grid-parity, cioè il momento in cui prodursi l’elettricità dal solare è conveniente rispetto ad acquistarla dalla rete, anche senza alcun incentivo. Oggi la parola d’ordine per imprese e famiglie è autoconsumo. Senza più incentivi è meglio utilizzare l’elettricità prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, facendo quindi coincidere produzione e consumi. Ma non sempre ciò è possibile.
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