Si può Installare un Impianto Fotovoltaico su un Terreno Agricolo? Ecco cosa dice la Legge!

La legislazione italiana limita la possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli.

Può essere installato un impianto fotovoltaico su un terreno agricolo? Vediamo insieme cosa dice la legge.

Il via libera è concesso sui terreni demaniali militari e nel caso di impianti fotovoltaici da installare su aree agricole con titolo abilitativo entro il 25 marzo 2012 ovvero la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto liberalizzazioni e comunque l'impianto fotovoltaico deve essere entrato in esercizio entro 180 giorni.

Le norme che regolano l'installazione di impianti fotovoltaici in Italia sono molto precise. E lo sono a tal punto che nel caso di interessamento di un terreno agricolo occorre fare rispettare le disposizioni in materia per non incorrere in smantellamenti e sanzioni.

Di certo c'è che il fotovoltaico sta trovando sempre più spazio anche dalle nostre parti perché si tratta di un modo pulito per produrre energia, recuperando in breve tempo i costi sostenuti per l'installazione dell'impianto.

Il punto centrale della questione sono i vincoli esistenti per lo sfruttamento dei territori agricoli per il fotovoltaico o, più in generale, per il ricorso alle fonti alternative per la riduzione dell'utilizzo delle fonti esauribili. Vediamo tutto quello che c'è da sapere nei dettagli.

Agrivoltaico

Un impianto fotovoltaico può essere installato su un terreno agricolo oppure no?

La legislazione italiana limita la possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli. Il via libera è infatti concesso sui terreni demaniali militari e nel caso di impianti fotovoltaici da installare su aree agricole con titolo abilitativo entro il 25 marzo 2012 ovvero la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto liberalizzazioni e comunque l'impianto fotovoltaico deve essere entrato in esercizio entro 180 giorni.

Non bisogna sapere solo questo. Eri al corrente del fatto che gli impianti realizzati devono avere una potenza nominale non superiore a 1 MW? Sapevi che, se appartengono allo stesso proprietario del terreno, devono essere distanti 2 chilometri e non occupare più del 10% dell'area agricola.

Vale la pena far presente come esista un differente modello che, anziché sostituire, integri la generazione fotovoltaica nell'organizzazione di un'azienda agricola. Uno di quelli in cui la produzione elettrica, la manutenzione del suolo e della vegetazione risulti integrata e concorrente al raggiungimento degli obiettivi produttivi economici e ambientali del gestore o del proprietario dei terreni. A rilevarlo è Legambiente, secondo cui la convivenza tra fotovoltaico e produzione agricola è sperimentata da alcuni anni e impostata su basi agronomiche. Si tratta del cosiddetto agrivoltaico.

L'agrivoltaico è un approccio che, unendo l’agricoltura con la produzione di energia solare, promette di offrire benefici per il raccolto, lo sfruttamento delle risorse e l’efficienza energetica.

Cosa prevede l’approccio all’agrivoltaico?

Questo sistema energetico permette di introdurre la produzione di energia da solare fotovoltaico nelle aziende agricole, integrandola con quella delle colture e con l’allevamento: i pannelli fotovoltaici vengono posizionati nei campi, con sistemazione “mobile” a inseguimento solare, a particolari altezze e secondo geometrie che consentono le lavorazioni agricole e il pascolo.

È una forma di convivenza particolarmente interessante per la decarbonizzazione del nostro sistema energetico, ma anche per la sostenibilità del sistema agricolo e la redditività a lungo termine delle aziende del settore, che devono essere protagoniste di questa rivoluzione. È molto utile anche per stimolare il recupero di terreni agricoli abbandonati.

Conciliare agricoltura, produzione di energia e sostenibilità ambientale è, dunque, possibile: con l’agrivoltaico, la produzione agricola non viene intaccata e l’energia viene prodotta senza consumo di suolo ed emissioni inquinanti in atmosfera.

Agrivoltaico

Qual è la normativa esistente sull’agrivoltaico?

Per consentirne lo sviluppo va però incentivato il cambiamento sul fronte legislativo esistente, vanno definite linee guida e scongiurati alcuni preconcetti che potrebbero rallentarne lo sviluppo.

È fondamentale, innanzitutto, che il governo approvi prontamente norme adeguate e uniformi, che permettano una realizzazione degli impianti corretta e trasparente.

Si può sicuramente fare tesoro delle esperienze passate e la storia recente riguardo all’installazione del fotovoltaico, nella tutela della conduzione ottimale dell’agricoltura, evitando rischi spiacevoli di speculazione.

Quali sono i vantaggi dell’agrivoltaico?

La produzione di energia può rappresentare un aiuto concreto per gli agricoltori, senza mettere in competizione lo spazio per la produzione di cibo con quello per la produzione energetica. Ne danno ampiamente prova alcuni casi concreti, non solo nel nostro Paese, che dimostrano anche come l’ombra generata dai moduli fotovoltaici sul suolo non incide minimamente nella resa agricola.

Spesso c’è scetticismo attorno all’agrivoltaico, relativamente all’eventuale perdita di produttività delle piante, dovuta alla minor illuminazione del suolo. Alcuni esempi però hanno mostrato che per alcune specie non vi è alcun impatto, mentre per altre può esservi addirittura un incremento di produzione. Si è studiato, infatti, come l’ambiente sotto i pannelli sia più fresco d’estate riducendo i tassi di evaporazione nella stagione calda e provocando meno stress alle piante.

Non solo, uno dei vantaggi dell’agrivoltaico risiede nel contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici europei. Il raggiungimento degli obiettivi climatici passa dalla quantità di fonti rinnovabili che ogni paese riuscirà a installare nei propri territori.

Il maggior contributo può arrivare appunto dal solare, con tassi di installazione decisamente superiori a quelli attuali. Molti studi dimostrano come tetti, coperture e superfici marginali non siano assolutamente sufficienti al raggiungimento di obiettivi soddisfacenti entro scadenze coerenti con i target europei.

Per questo sarà necessario utilizzare anche altre superfici, come quelle agricole, coniugando il lavoro agricolo con quello energetico.

Agrivoltaico

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