Per GIFI-ANIE oggi ci sono le possibilità di lavorare su misure a costo zero per sostenere il mercato italiano del fotovoltaico in un’ottica di sviluppo moderato ma costante nel tempo. Le proposte da presentare al Governo e da inserire nella SEN.
Si parla ormai del dopo-incentivi. Nel corso di Zeroemission 2012 Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE, ha spiegato che "il 5° Conto Energia non è in grado di accompagnare in modo adeguato il raggiungimento della grid parity e quindi si rendono necessari interventi urgenti di altra natura". "Come ANIE/GIFI crediamo fermamente - ha detto - che sia importante dare continuità al mercato fotovoltaico anche senza gli incentivi e per questo motivo abbiamo predisposto una serie di proposte concrete che facilitano l’affrancamento dagli incentivi in conto energia".
Nel comunicato dell'associazione si legge: "Sono fermamente convinto - spiega Natalizia - che sia necessario concertare sin da ora una serie di misure normative e legislative utili per sostenere lo sviluppo del mercato anche negli anni a venire. È inutile e dannoso, a nostro parere, attaccare le istituzioni per gli errori fatti, come alcuni operatori del settore stanno facendo, quando vi sono le possibilità di lavorare su misure a costo zero per sostenere il mercato italiano del fotovoltaico in un’ottica di sviluppo moderato ma costante nel tempo".
Tra le proposte delineate da ANIE/GIFI:
- la regolamentazione della vendita diretta dell'energia elettrica attraverso contratti tra soggetti privati;
- la semplificazione dei processi autorizzativi che a oggi incidono per il 69% sul costo di sviluppo di un progetto fotovoltaico;
- un maggiore focus sull'autoconsumo per stimolare le tecnologie dell’accumulo;
- sgravi fiscali per assunzioni nelle imprese che operano nel settore e per le attività di ricerca e sviluppo;
- bonus fiscali sugli investimenti iniziali e sui redditi da vendita dell’energia.
“È importante agire da subito – conclude Natalizia – e come ANIE/GIFI stiamo finalizzando un documento contenente proposte concrete e dettagliate che chiederemo al Governo di includere nella nascente Strategia Energetica Nazionale”.
http://qualenergia.it/
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